mercoledì 19 novembre 2008

1ª FASE CAMPIONATI REGIONALI F.I.KB. - GENZANO




La 1ª Fase dei Campionati Regionali F.I.KB. si è svolta a Genzano nel locale Palazzetto dello Sport.

Quattro gli atleti in gara per la CONA Boxe.

GRENCI GIULIA

Per Giulietta, si trattava del suo 1° Match di Kickboxing, e per evitare troppe suggestioni che ne avrebbero potuto in parte frenare l’impeto, è stata iscritta nel Light Contact (in attesa di vederla combattere a pieno contatto il 1° Febbraio 1009).
La trepidazione è alta, e suoi tabelloni degli accoppiamenti, risulta essere la sola iscritta nella categoria -70Kg. Quindi, previo accordi con altro Istruttore, decido di farla combattere con un antagonista più pesante di lei (circa 72 Kg) e anche più alta.
1ª Ripresa:Comincia un po’ intimidita la nostra Giulia, anche se mantiene un ritmo con il quale riesce a contrastare efficacemente le incursioni di gambe della rivale, e, soprattutto, trova il ritmo per provare a rompere il ghiaccio con le sue. La ripresa fila via liscia, senza affanni particolari.
2ª Ripresa:Dall’angolo arrivano le indicazioni giuste, e Giulia comincia ad aumentare il ritmo e a stare addosso alla rivale, accorcia bene la distanza, e, finalmente, la vedo uscire e rientrare con delle ottime combinazioni a due mani (grazie Max Ardu per questo), e chiudere alternando diretti destri e circolari sinistri, canonica ma pulita ed efficace. Il verdetto la vede vincente all’unanimità.

Brava Giulia, anche se puoi fare molto ma molto di più.

1ª Classificata

DANIELE MARROCCO

Come per Giulia, primo match per Danielino.
Prima di combattere, nelle fasi del riscaldamento lo vedo che nettamente si sta cagando addosso, in parte questo per lui è buono.
1ª Ripresa:Il suo avversario è un po’ più basso, e, Daniele quindi, lavora da lontano alternando colpi lunghi di gambe e braccia con ottimi cambi di ritmo e giro. Purtroppo ancora l’inesperienza lo manda a vuoto un po’ troppo spesso.
2ª Ripresa:torna dall’angolo un po’ più motivato, ma ancora non riesce a trovare la giusta distanza, soprattutto per la gambe, anche per la bravura dell’avversario. Il verdetto lo vede sconfitto, ma nonostante ciò, sono contento per la prova fornita. Ha dimostrato ottime potenzialità, e calcolando che ha solo 16 anni…il futuro potrà diventare roseo.
Bravo….e tagliate i capelli!

MICHELE RESTAINO

Michele, il bue, ormai ha una prassi tutta particolare prima del match….si mette da solo da una parte, per affari suoi, e si concentra, ascolta benissimo i consigli del coach, e comprende bene la strategia di gara, ora è il momento di metterla in pratica….
1ª Ripresa:Michele parte subito bene, è sempre addosso al suo rivale e porta colpi in quantità elevata.
2ª Ripresa:Si ripete l’andamento della ripresa precedente, solo che forse la stanchezza si comincia a far sentire, e Michele perde un po’ in fase tecnica. Nonostante ciò continua ad essere coriaceo e a buttarsi dentro al match.
Il verdetto lo vede sconfitto, per preferenza, e, credo che a penalizzarlo sia stata la sua irruenza, non proprio bellissima da vedere…

3° Classificato

Per lui comunque, i complimenti di uno spettatore d’eccezione, Angelo Palma, Campione del Mondo WAKO PRO e pugile professionista.

GABRIELE DI GHEI

Gabriele, l’altro bue della Cona Boxe, torna sul quadrato dopo più di un anno di inattività, e quasi un anno e mezzo di lontananza dalle competizioni.
Vince il primo match molto agevolmente, e cosa molto strana, senza scomporsi e cosa ancora più strana dimostrando una buona tecnica in generale. Gli faccio i complimenti per aver ricevuto gli applausi di tutto il pubblico….per aver “sbragato” uno dei giudici….
Semifinale
E’ qua che Gabriele mi fa incazzare, considerate anche le attenuanti del caso: poco recupero dal match precedente, appena 5 minuti, lontananza dalle gare, stanchezza data dal pesante lavoro effettuato in palestra e in cantiere.
Si trova davanti ad un mancino, troppo facile avrà pensato…visto i precedenti…e invece mi finisce il match con il solito richiamo, che fa diventare il verdetto amaro per lui, e soprattutto per me…motivi che non sto a spiegare, ma che lui sa benissimo.
Riassumendo, Gabriele ha dato il 40% il suo avversario il 130%...
Comunque Bravo…

3° Classificato

Domenica sera, da uno dei più forti atleti del Full Contact mai comparsi su suolo italiano mi è arrivato questo sms, ma non vi montate la testa che ve la stacco… “Complimenti a te e ai tuoi allievi, il lavoro premia sempre”

Giulia e Danielino combatteranno il 30 Novembre ad Anguillara. Mi sono stai espressamente richiesti dall’organizzatore.

Personalmente vorrei ringraziare tutti gli allievi venuti ad incitare i ragazzi dalle tribune: Acciacchino e la Vecchia, La chiappona Ilaria e la chiappona Giorgia, la fidanzata del Bue e i genitori di Danielino (ammazza che lazietta...poca roba come al solito)

5 commenti:

Anonimo ha detto...

Molti credono che questo sia un sport da singolo e non di gruppo...La cosa più importante che serve al VERO atleta sono proprio gli incitamenti dei suoi compagni di viaggio... Solo loro possono sapere gli sforzi,le difficoltà e i sacrifici che si affrontano per trovare il coraggio di salire su il ring e scenderne sempre a testa alta!Bravi campioni continuate cosi, siete il nostro orgoglio!Giorgia (ConaBoxe)

_GiULiA_ ha detto...

Maèèèèèèèèèèèèèèèèèèèèèè!! Grazie mille...
Lo sai oggi ho letto tutto il tuo blog e non so perchè ha riacceso in me quella voglia e quella grinta che purtroppo si erano spente da TROPPO tempo.. e anche per questo GRAZIEEEEEEEE!! Spero di riuscire a dimostrarti quanto voglio essere fiera di te, vincendo gare su gare e magari diventando quello che sperate sia tu che Massimo Ardu.. cioè un po' più "femminile"!!!
GAZIE ANCORA PER LA FIDUCIA, PER LA FORZA DI VOLONTA' CHE CI METTI, LA PAZIENZA, LA VOCE COMPRESE LE BESTEMMIE E LE OFFESE (che almeno per me sono importantissime!! XD)....
Ci vediamo in palestra!!! VE SFONNO TUTTIIIIIIIIIIIIIIIIIIIII!!!

D.T. di Kickboxing ha detto...

[giorgia]
Hai capito benissimo che lo spirito di gruppo serve al morale di chi combatte come e quanto la decisione di salire sul ring e la voglia di vincere...però non dimenticare che alla fine del gioco chi va a fare a cazzotti non è il gruppo...Speriamo che i successi dei nostri ragazzi continuino a crescere

[giulia]
La voglia di vincere è data da un insieme di fattori: grinta, voglia, passione soprattutto....e tanta costanza nell'allenamento, quella costanza che ti permette di dire nei momenti in cui non ce la fai più "ce la faccio invece e come!"...Nel tempo non dimostrare di essere fiera di me, è di te che devi esserlo...e poi si, diventa un pò più femminuccia, ma sul ring devi menare come un uomo, come un fabbro...e ricorda che i miei insulti (che ti meriti tutti) sono tutto fuorchè frasi dette per offenderti, anzi, tutto il contrario...ricorda che hai la fortuna di avere due maestri che ogni volta che combatti è come se combattessero loro, non tutti possono vantare un dono così prezioso

A entrambe, grazie per le belle parole

la vecchia ha detto...

AAAAAH! se ai mie tempi fosse esistita la rete =D !!! La dolcissima Giulia ha segnalato il blog ad Acciacchino e non ho potuto fare a meno di venire a leggere! Pur essendo uno sport individuale il Maestro è riuscito a fare dei suoi allievi una squadra e questa è già una vittoria!!!!!Ragazzi se c'è da sollevare il mondo io vi compro una leva! =D =D

D.T. di Kickboxing ha detto...

[la vecchia]
Quel rincoglionito di tuo figlio, già sapeva dell'esistenza di questo blog...tale madre....
comunque, sul discorso della squadra ti posto una frase di un film che, considerate le ovvie differenze (si parla di football..) penso rappresenti quello che io intendo per una squadra che lota per un obiettivo comune, anche se poi, si combatte individualmente....

"Non so cosa dirvi davvero. 3 minuti alla nostra più difficile sfida professionale. Tutto si decide oggi. Ora noi o risorgiamo come squadra o cederemo un centimetro alla volta, uno schema dopo l'altro, fino alla disfatta. Siamo all'inferno adesso signori miei. Credetemi.
E possiamo rimanerci, farci prendere a schiaffi, oppure aprirci la strada lottando verso la luce. Possiamo scalare le pareti dell'inferno un centimetro alla volta. Io però non posso farlo per voi. Sono troppo vecchio. Mi guardo intorno, vedo i vostri giovani volti e penso "certo che ho commesso tutti gli errori che un uomo di mezza età possa fare" Si perché io ho sperperato tutti i miei soldi, che ci crediate o no. Ho cacciato via tutti quelli che mi volevano bene e da qualche anno mi da anche fastidio la faccia che vedo nello specchio. Sapete con il tempo, con l'età, tante cose ci vengono tolte, ma questo fa parte della vita. Però tu lo impari solo quando quelle le cominci a perdere e scopri che la vita è un gioco di centimetri, e così è il football. Perché in entrambi questi giochi, la vita e il football, il margine di errore è ridottissimo. Mezzo passo fatto in anticipo o in ritardo e voi non ce la fate, mezzo secondo troppo veloce o troppo lento e mancate la presa. Ma i centimetri che ci servono, sono dappertutto, sono intorno a noi, ce ne sono in ogni break della partita, ad ogni minuto, ad ogni secondo. In questa squadra si combatte per un centimetro, in questa squadra massacriamo di fatica noi stessi e tutti quelli intorno a noi per un centimetro, ci difendiamo con le unghie e con i denti per un centimetro, perché sappiamo che quando andremo a sommare tutti quei centimetri il totale allora farà la differenza tra la vittoria e la sconfitta, la differenza fra vivere e morire. E voglio dirvi una cosa: in ogni scontro è colui il quale è disposto a morire che guadagnerà un centimetro, e io so che se potrò avere una esistenza appagante sarà perché sono disposto ancora a battermi e a morire per quel centimetro. La nostra vita è tutta lì, in questo consiste. In quei 10 centimetri davanti alla faccia, ma io non posso obbligarvi a lottare. Dovete guardare il compagno che vi sta accanto, guardarlo negli occhi, io scommetto che vedrete un uomo determinato a guadagnare terreno insieme con voi, che vi troverete un uomo che si sacrificherà volentieri per questa squadra, consapevole del fatto che quando sarà il momento voi farete lo stesso per lui. Questo è essere una squadra signori miei. Perciò o noi risorgiamo adesso come collettivo, o saremo annientati individualmente. E' il football ragazzi, è tutto qui. Allora, che cosa volete fare?"